Fiorella Fiore
Leggi i suoi articoliSituato su un pianoro che domina la vicina costa e le isole sulcitane, la valle del Cixerri sino alle pianure del Campidano e il bacino minerario dell’Iglesiente, il Parco archeologico di Monte Sirai, inaugurato nel 2001, rientra nell’itinerario di visita che comprende il Museo dei Paleo Ambienti Sulcitani «E. A. Martel», il Museo Archeologico «Villa Sulcis» e il Parco Urbano di Cannas di Sotto.
Il parco comprende numerosi monumenti datati dal Neolitico all’età punica, fra cui i resti dell’abitato di Monte Sirai, le fortificazioni di età fenicia e il nuraghe Sirai. Centro urbano probabilmente fondato dai Fenici di Sulky o di Portoscuso, Monte Sirai risulta stabilmente abitato già intorno al 730 a.C.
L’insediamento è circondato da una cinta muraria, si sviluppa attraverso edifici disposti su quattro isolati, costituiti da vani, articolati attorno a una corte centrale, comprende il santuario e le necropoli (presenti tombe a fossa fenicie e ipogei cartaginesi) e mostra tangibili tracce di stratificazione archeologica fino al definitivo abbandono del pianoro avvenuto verso la fine del II secolo a.C. (110 a.C.). Questo ha permesso al sito di non essere intaccato da interventi successivi, conservandone l’integrità.
Monte Sirai, insieme alla necropoli di Is Pirixeddu a Sant’Antioco, alla città di Bithia a Domus de Maria, e a Tuvixeddu a Cagliari, rientra nell’itinerario di visita dei siti e delle necropoli puniche della Sardegna meridionale proposto dalla Soprintendenza per la costituzione della candidatura alla lista dei siti Patrimonio Mondiale Unesco, con un progetto finanziato per 1,5 milioni di euro.
Siti archeologici del Sud della Sardegna
Altri articoli dell'autore
Creato dallo storico dell’arte Giuseppe Appella, il Mig di Castronuovo di Sant’Andrea è ospitato nelle sale di Palazzo Marchesale
Tra le vie del centro storico di Martina Franca (Ta) sei sculture in bronzo dell’artista toscano si inseriscono nella cornice del Festival «CitArts»
È stato presentato a Firenze l’intervento di ripristino della statua conservata nella cattedrale di Irsina
Una nuova installazione permanente nella collezione del Museo della Scultura di Matera